Abuso di Ufficio E Peculato, avvocato penalista amministrativo

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Avvocato penalista di diritto penale amministrativo: Abuso di Ufficio E Peculato - Roma Milano Napoli Torino Palermo Genova Bologna Firenze
Cos’è   l’abuso  di  ufficio  e  peculato

Il  reato  di  abuso  d’ufficio  si  configura  nel  momento  quando  un  pubblico  ufficiale   o  un  incaricato   di  pubblico  servizio,  mentre  è  nell’esercizio  delle  sue  funzioni,  produce  un  danno   o  un  vantaggio   patrimoniale  che  va  contro  le  norme  di  legge  o  di  regolamento.    Nel  1990   e   nel  1997   il  reato   di  abuso  d’ufficio  è  stato  al  centro  di  alcune  riforme   che  ne  hanno   cambiato  sensibilmente  la  disciplina. 

Tramite   queste  riforme  legislative   effettuate  si  è  verificata  una  forte  differenza  tra  il  reato  di  abuso  di  ufficio  e   il  reato  di  abuso   di  potere.   Il  reato  di  peculato  invece  riguarda  un  altro  reato  del  codice  penale.  

Questo   crimine  si  configura  nel  momento  quando  il  pubblico  ufficiale  o  l’incaricato  di  pubblico  servizio,  che  avendo   per  ragioni  del  suo  ufficio  o  servizio  il  possesso  o  comunque  la  disponibilità  di  denaro o  di  altra  cosa  mobile  altrui,  se  ne  appropria.  Questo   tipo  di  reato  è  previsto  dall’articolo  314.



Qual’è   il  bene  giuridico  che  si  tutela  nel  caso  di  abuso  d’ufficio  e  peculato

Quando  si  parla  del  reato  di  abuso  d’ufficio  e  delle  pene  previste  per  quest’ultimo,  si   parla   anche  di   quale  sia   stato  il  bene   giuridico   che  la  legge   tramite  le   dovute  sanzioni  prese  ha  voluto  tutelare.  Riguardo  a  questo  argomento  ci  sono  ben  due  aspetti   che  la  giustizia  ha  messo  al  centro  dell’attenzione.   Il  primo  aspetto  consiste  nel  tutelare  l’interesse   alla  probità  e  alla  correttezza  del  pubblico  ufficiale  che  altro  non  è  che  l’interesse  che  la  legge   ha  affinchè  il  suddetto  pubblico  ufficiale  osservi  tutti  i  suoi  doveri.  

Il  secondo   aspetto   che  si  punta  e  tutelare  tramite  questa  legge  è  l’interesse  al  buon  andamento  e  all’imparzialità  della  pubblica   amministrazione.  Ciò  significa  che  il  pubblico  ufficiale  quando  svolge  i  suoi  doveri  deve  sempre  avere  come  obbiettivo  principale  l’interesse  della  pubblica  amministrazione  e  i  suoi  scopi.  Quindi  lui  si  deve  impegnare  per  fare  il  modo   che  tutto  l’apparato  amministrativo  funzioni  come  deve  funzionare.  

Avvocato penalista di diritto penale amministrativo

Per  quanto  riguarda  poi  il  reato  di  peculato   è  un  crimine  che  danneggia  i  beni  patrimoniali  della  pubblica  amministrazione   e  di  conseguenza  sono  proprio  i  beni  patrimoniali  quelli  che  vengono  tutelati,  ma  non  solo.   Infatti   un  altro   bene  giuridico  tutelato  dalla  legge  è  l’andamento  in  modo  ottimale  dell’attività  amministrativa  che  può  potenzialemente  essere  compromessa  dall’attività   illecita  svolta   dal  pubblico  ufficiale.  

Quand’è  che  si  consuma  il  reato  di  abuso  d’ufficio   e  di  peculato

Abbiamo  detto  che  secondo  la  legge  il reato   di  abuso  d’ufficio  si  verifica  nel  momento  in  cui  la  persona  che  è  anche   il  pubblico  ufficiale  approfitta  della  sua  posizione  e  procura   con  dolo  per  sè   o  per  altre  persone  un  vantaggio  patrimoniale  oppure  un  danno  ingiusto  ad  altri.  

Nasce  però  la  domanda:  concretamente  cosa  vuol  dire  tutto  ciò   e  con  quali  azioni  concrete  questo  genere  di  crimine  si  configura  e  costituisce  un  illecito   punibile  dalla  legge?  Perchè   ci   siano  degli elementi  concreti  per  far  si  che  ci  sia  l’abuso  d’ufficio,  per  la  legge   non  è  sufficiente    che  esista  la  possibilità  e  il  rischio  che  tale  fenomeno  avvenga  e  nemmeno  la   volontà  da  parte  del  soggetto.  

L’elemento  principale  è  il  dolo  intenzionale,  ovvero  la  piena  volontà   tramite  la  quale  il  soggetto  percepisce  dentro  di  sè  in  modo  chiaro  il  fine  che  vuole  raggiungere.   Tale  scopo  in  questo  caso  è  il  danno  altrui   è  l’ingiusto  profitto  per  se  stesso.   

Il  momento  concreto  quando  si  consuma  e  si  configura  il  crimine  è  quello  che  si  verifica  nel  tempo  e  nel  luogo  in  cui  si  verifica  il  danno  o  il  vantaggio  patrimoniale.   Se  parliamo  invece  del  reato  di  peculato  possiamo  dire  che  questo  è  un  genere  di  reato  istantaneo.  Essendo tale   il  momento  e  il  posto  in  cui  si  consuma   è  quando   il  soggetto   si  appropria  del  denaro  altrui.  

reato  di  abuso  d’ufficio

E  anche  se  ciò   non   dovesse  comportare  un  danno  patrimoniale,  il  fatto   comporta  comunque  reato  perchè  è  stato   danneggiato  l’imparzialità  e  il  buon  andamento  delle  funzioni   del  pubblico  ufficiale.   Nel  caso  poi  il  fenomeno  del  peculato  dovesse  avvenire  per  colpa  dell’errore  di  persone  terze,   il  momento   in  cui  il  fenomeno  diventa  illegale  e  di  conseguenza  reato,  è  quello  quando  il  pubblico  ufficiale  prende  e  tiene  per  sè  il  denaro   in  modo  consapevole   e  non  lo  ridà   indietro.

Le  pene  previste   per  il  reato  di  abuso  d’ufficio    e   di  peculato  quali  sono

Abbiamo   parlato   del  reato  di  abuso   d’ufficio  e  di  peculato   e  di  molti  dei  loro  aspetti.   Ora  possiamo  vedere  anche  quali  sono  le  condanne  che  la  legge  ha  previsto   per  questi  crimini.   Nel  momento  in  cui   il  pubblico  ufficiale   durante  lo  svolgimento  delle  sue  funzioni   si  macchia  del  reato   di  abuso  d’ufficio,  ovvero   nel  momento  che  per  lui  si  presenta  una  situazione  di  interesse   anche  se  ingiusto  e   a  danno  di  altre  persone,  non  si  tira  indietro,   la  condanna   va  da  un  minimo  di  un  anno  di  reclusione  fino  al  massimo  di  quattro  anni. 

Nel  caso  di  circostanze  aggravanti  anche  la  pena  aumenta.   Se  parliamo  del   reato  di  peculato  invece  nel  momento  che  il  soggetto  si  appropria   del  denaro  o  altro  bene  mobile  altrui  in  modo  ingiusto,  la  pena  è  più  dura   e   va  da  quattro  anni  di  reclusione  fino  al  massimo  di  dieci  anni  e  sei  mesi.